Come togliere l’amaro dal radicchio: trucchi e consigli

Come togliere amaro dal radicchio

Il radicchio è una delle verdure più versatili nelle ricette autunnali, ma non piace sempre a tutti, a causa del suo tipico sapore amarognolo. Non tutto però è perduto: in questo articolo, infatti, scopriremo come togliere l’amaro dal radicchio, per riuscire a preparare dei piatti che soddisfino davvero i gusti di ognuno. Esploreremo anche le diverse varietà di radicchio, le sue proprietà nutritive e i momenti ideali per la sua raccolta e il suo consumo.

Radicchio: varietà e tipologie

Di radicchio non ce n’è uno solo: può essere, per esempio, precoce, tardivo o variegato. La zona d’elezione per la coltivazione di questo ortaggio è il nord-est dell’Italia, in particolare nelle zone di Treviso, Chioggia, Castelfranco e Verona. In questi territori, per difendere consumatori e agricoltori e preservare l’unicità delle diverse varietà di radicchio, sono nati diversi consorzi di tutela dedicati.

Tra le varietà di radicchio più apprezzate ricordiamo il radicchio:

  • rosso di Treviso, conosciuto anche come “fiore d’inverno” per via del suo peculiare aspetto, disponibile nelle varianti precoce e tardiva, a seconda del periodo di raccolta;
  • variegato di Castelfranco, dalla tipica forma tonda e dalle foglie arricciate, si distingue per le venature nelle tonalità dal rosso intenso al viola e per il sapore dolce e delicato ma al tempo stesso amarognolo;
  • di Chioggia, tondo e di colore rosso con nervature bianche;
  • di Verona, dalla caratteristica forma allungata, che presenta un sapore più dolce nel bianco delle nervature e più amaro nella parte rossa della foglia.

Il radicchio fa bene?

Il radicchio è un ortaggio ricco di proprietà nutritive. Leggero e digeribile, è composto da acqua, fibre, ma anche da nutrienti molto importanti per l’organismo, come la vitamina C, K, B e il potassio. 

Grazie ai minerali che contiene naturalmente, si presta come un eccellente alleato contro l’anemia e l’osteoporosi, mentre la presenza di vitamina K aiuta la coagulazione sanguigna. Il tipico sapore amarognolo, inoltre, lo rende un toccasana per il fegato. Da ultimo, il radicchio è uno degli ortaggi antiossidanti per eccellenza, caratteristica che lo rende perfetto per contrastare l’invecchiamento cellulare e ridurre glicemia e colesterolo.

Quando portare in tavola il radicchio

Il radicchio è disponibile in momenti precisi dell’anno, a seconda che si tratti delle varietà precoci o di quelle tardive. Nel primo caso, la raccolta si effettua a fine estate e pertanto l’ortaggio si può consumare a partire da settembre; nel secondo, invece, si raccoglie attorno alla metà di novembre, conservandosi per tutti i mesi invernali.

Come togliere l’amaro dal radicchio

Ora che sappiamo (quasi) tutto su questo ortaggio, non resta che scoprire una delle cose più importanti, perlomeno per chi non riesce ad apprezzarlo pienamente, e cioè come togliere l’amaro dal radicchio. L’operazione si può effettuare sia sulla verdura cruda che in fase di cottura.

Come togliere l’amaro dal radicchio crudo

Imparare come togliere l’amaro dal radicchio crudo è facilissimo: basta tagliarlo a listarelle avendo cura di eliminare le foglie esterne e immergerlo in un mix di acqua fredda, aceto bianco e succo di limone per almeno un’ora. A questo punto non resta che sciacquarlo e cucinarlo a piacere. 

Come togliere l’amaro dal radicchio cotto

Per togliere l’amaro dal radicchio cotto, invece, bisogna distinguere tra le diverse modalità di cottura: 

  • se è stato lessato, basterà strizzarlo – così facendo l’amaro verrà rilasciato nell’acqua di cottura – oppure lasciarlo in ammollo per circa un quarto d’ora in una ciotola con acqua e limone; 
  • se si vuole cuocerlo in forno, per eliminare la nota amarognola è sufficiente metterlo in ammollo oppure sbollentare le foglie per pochi minuti e proseguire poi con la ricetta. 

Ma come togliere l’amaro dal radicchio quando la ricetta è già praticamente pronta, come nel caso del risotto? Anche per questo esiste una facile soluzione: mantecare il piatto con un formaggio dal gusto particolarmente dolce, come il taleggio, che smorzerà senza fatica il gusto amarognolo del radicchio. 

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